Si apre nel pomeriggio a Verona il convegno che affronta il tema dell'Agricoltura 4.0 nella sala congressi del Consorzio Agrario del Nord Est. Evento organizzato da Giampaolo Veghini (segr. prov.le FAI CISL di Verona) in collaborazione con Massimo Castellani (segr. gen. prov.le CISL di Verona) e la Coldiretti. Regista del dibattito è Stefano Cantiero, noto giornalista locale.Lo spunto parte da un video che mostra l'evoluzione del mondo agricolo,  dal passato al presente al prossimo futuro. La fase dell'agricoltura 3.0 digitale ha permesso di raccogliere dati che permetteranno di arrivare alla fase 4.0 permettendo l'ottimizzazione della produzione con minori sprechi di acqua, concimi, veleni ed altre risorse attraverso l'utilizzo di sensori per il giusto dosaggio idrico e di droni per monitorare lo stato delle coltivazioni. Questo è quanto dichiarato dal professor Angelo Frascarelli dell'Università di Perugia. In questo modo si coltivano prodotti più sani, con minori residui chimici e con un minore impatto inquinante per l'ambiente.Alla domanda se la tecnologia sostituirà l'uomo, Luigi Sbarra risponde che occorrerà creare un sistema che a fronte di investimenti nel settore primario, coincida con la valorizzazione del capitale umano rimettendolo al centro a partire dalla scuola e rilanciando le politiche attive, riqualificando i lavoratori anche attraverso la formazione che l'ente bilaterale Agri.Bi sta portando avanti. Il presidente dell'ente Luigi Bassani dichiara che l'intento di Agri.Bi è anche quello di vigilare sui rapporti di lavoro.A tuto ciò Monsignor Adriano Vincenzi chiede che si mantenga un'etica di rispetto per tutti i lavoratori e che "rimanga l'uomo a comandare la tecnologia e non l'uomo ad essere sottomesso alla tecnologia".Il responsabile nazionale della Coldiretti, Romano Magrini, sostiene che la forza lavoro resterà, ci saranno solamente figure più specializzate.